Bagoss
Negli archivi del Comune di Bagolino sono catalogati documenti, che a partire dal 1500 raccontano del formaggio e del burro della Valle del Caffaro. Dopo tanti anni la qualità e le caratteristiche organolettiche del Bagòss sono rimaste le stesse: la sia fama ha varcato i confini nazionali, ottenendo importanti riconoscimenti e divenendo un efficace mezzo di promozione per tutta la Valle del Caffaro. La lavorazione del latte per l'ottenimento del Bagòss inizia con la scrematura. Versato in una caldaia il latte viene scaldato a fuoco lento. Poi si aggiungono caglio ed un pizzico di zafferano che darà alla pasta la tipica colorazione dorata proprio come la volevano gli antichi Dogi di Venezia. Ottenuta la cagliata questa viene sminuzzata, polverizzata e cotta ad una temperatura trai 45 e 50 gradi. La massa compatta e cotta viene estratta dalla caldaia con l'aiuto di una tela, quindi posta in fascera sul banchetto. Da qui pigliata prima con l emani e poi con il peso di un asse. E' questo il momento in cui viene apposto il marchio che contraddistingue il vero Bagòss dalle imitazioni.
Pronta per la salatura, che avviene sempre a secco ogni due settimane per 40 giorni, ogni forma viene posta in cantina per la stagionatura. Ma il lavoro non è terminato, ogni forma viene costantemente pulita dallo spurgo, unita con olio di lino, rigirata più volte fino a maturazione.
Diametro |
40/50 cm |
Scalzo
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diritto cm 10/12 |
Peso
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15 - 18 kg
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Crosta
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bruna rossiccia (per ossidazione dell'olio di lino) |
Pasta
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giallo paglierino semicotta |
Sapore
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intenso aromatico, talvolta piccante |
Stagionatura |
12 - 24 mesi in media, raro quello di 36 - 48 mesi |
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